Noi selvaggi, vivere nel fondo di foresta.
Noi tranquilli, noi ammirare stelle, noi mangiare arachidi (cacciatori-raccoglitori vegan a Parigi: un casino!).
Un giorno, noi visto fumo barbecue alla salsa di uniformi blu, in Quai Valmy. Noi contenti.
Noi visto repressione: noi grrrr. Mai noi amato comportamento chiaro e coerente di fronte a giustizia di Kara e Krème.
Noi visto anche fumo gendarmerie limoges e grenoble: noi detto wow! Noi detto: pure noi!
Noi imparato fuoco (sì, noi radicalizzati su internet: nessuno perfetto).
Ieri sera [domenica 1 ottobre; NdT], sotto cielo senza stelle, noi bruciato furgone Derichebourg [grande impresa francese di servizi, pulizia ed interim; NdT] (schifezze che lavorano nelle prigioni), rue Pasteur, Montreuil-sous-Bois. Noi un po’ soddisfatti.
Ma “Qualunque sia l’esito del processo, l’attacco continuerà contro la polizia e la giustizia” ed i loro collaboratori.
Forte abbraccio a Kara e Kreme. Buona fortuna a Joachim. Solidarietà anarchici Scripta manent altro lato Alpi. Anche Riccardo e compagno parigino prigione per G20 altro lato Reno.
Noi non volere mettere Indymedia nei problemi, noi mandare mail a blog Attaque e Sans Attendre Demain. Coraggio! Di fronte repressione, paura normale. Bisognare stringere zanne, chiudere bocca e cercare non indietreggiare. Siti internet semplici strumenti. Anche se polizia chiude, nostra determinazione sempre presente. Accendini sempre presenti. Stelle sempre presenti.
Noi, selvaggi anarchici.
[Traduzione: Anarhija.info]