Nella notte fra l’11 e il 12 gennaio, un ripetitore telefonico 5G è stato sabotato a Tolosa, nel quartiere dei Septs-Deniers.
Durante questa settimana, ci sono stati tre scioperi*, uno dopo l’altro: quello del settore ospedaliero e medico-sociale, quello dei netturbini e quello della scuola.
Nessun settore verrà risparmiato dall’austerità. In questo modo, abbiamo voluto partecipare alla convergenza delle lotte, colpendo là dove il controllo e la new economy convergono: il digitale.
Nota del traduttore:
Martedì 11 gennaio c’è stato uno sciopero nazionale del personale ospedaliero, su appello della CGT (la CGIL francese), per chiedere maggiori finanziamenti per la sanità pubblica, migliori condizioni di lavoro e aumenti salariali.
I netturbini di Toulouse Métropole sono in sciopero dal 15 dicembre e occupano tre dei centri di smistamento rifiuti, per protestare contro un peggioramento delle loro condizioni di lavoro, imposto dall’ente locale.
Giovedì 13 c’è stato uno sciopero molto partecipato nelle scuole: i sindacati degli insegnanti protestano contro il protocollo sanitario che dovrebbe permettere di tenere le scuole aperte, ma di fatto rende impossibile l’insegnamento e non garantisce dalla propagazione del virus.
[Traduzione: Il Rovescio]