reçu par mail / vendredi 31 décembre 2021
Nella notte dell vigilia di natale, stufi del panorama posticcio della città pronta a festeggiare sulla slitta del capitalismo, abbiamo deciso di contribuire alle luminarie accendendo con qualche tanica di benzina un traliccio dell’alta tensione di proprietà di Terna.
Il nostro regalino notturno è andato a buon fine illuminando il cielo grigio con qualche lampo abbagliante e alcuni tonfi sordi.
Non sappiamo ad oggi il reale danno causato ma sappiamo che forse Terna dovrà aggiungere alla sua infinita lista di manutenzione, migliorie e adeguamenti, che si accinge a compiere sui quasi 75000 km di reti italiane, anche il nostro traliccio di natale.
Ovviamente l’auspicio era, rimane e rimarrà quello di spegnere definitivamente il sistema di fornitura energetica, cuore pulsante di questo mondo malato fatto di consumo e opulenza, devastazione, guerre e morte.
Terna si inserisce di diritto in quella lista di colossi della fornitura energetica già citati nel nostro primo comunicato (Eni e Ansaldo nucleare) che raccontano la solita favoletta dell’energia pulita e della svolta ecologica sbandierando « un’azione per il clima » attuando piani di resilienza, ricerca, sviluppo e innovazione.
Non ci facciamo abbagliare dai lustrini di chi invece è chiaramente interessato all’esclusivo guadagno sfrenato a discapito di territori, esseri viventi, aria e acqua, in funzione del mantenimento di un sistema che non guarda in faccia a nulla e nessuno.
Proprio per questo la notte del 24 dicembre abbiamo deciso di agire forti delle nostre idee.
Non sarà la continua campagna anti- anarchica a farci arretrare; ci hanno ghigliottinato, ci hanno fucilato, ci hanno mandato al cofino, reclusi per anni in galera, sottoposti a sorveglianze speciali, sequestro di giornali e siti di controinformazione, ma nonostante ciò da quasi due secoli siamo ancora qui vivi e vegeti più che mai inebriati da una semplice formula: idea e azione.
L’esempio ai giorni nostri lo danno compagni come Francisco Solar, Alfredo Cospito, i 4 compagni bielorussi Igor Olivenich, Sergej Romanov, Dmitry Dubovsky e Dmitry Rezanovich prove concrete di etica anarchica.
Siamo accompagnati dalle parole delle prigioniere e dei prigionieri anarchici, ispirati dalle azioni che compagni e compagne con determinazione e coraggio compiono in giro per il mondo, mettendosi in gioco, tentando e ritentando, con tutti i mezzi a loro disposizione, di inceppare sempre più questa
macchina del dominio e dello sfruttamento che è la società odierna.
SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE A TUTTE E TUTTI I PRIGIONIERI ANARCHICI!
SOLIDARIETA’ AI FRATELLI E ALLE SORELLE IN SCIOPERO DELLA FAME!
SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI E ALLE COMPAGNE SOTTOPOSTE A SORVEGLIANZA SPECIALE!
MANDIAMO UN ABBRACCIO E UN SORRISO DI COMPLICITA’ A CHI E’ UCCEL DI BOSCO!
AI COMPAGNI E ALLE COMPAGNE CHE CI HANNO LASCIATO PREMATURAMENTE,
I VOSTRI NOMI BRILLANO NELLE FIAMME CON CUI ATTACCHIAMO!
PER L’INTERNAZIONALE NERA!
ANARCHICI PER LA DISTRUZIONE DELL’ESISTENTE