Nel dipartimento del Val-de-Marne [periferia sud di Parigi; NdT], si trova la ditta OMMIC, uno dei leader europei nel settore dei semiconduttori e dei circuiti integrati.
Li abbiamo sentiti vantare i loro circuiti, che corredano gli emettitori e i ricettori dei ripetitori telefonici.
Li abbiamo sentiti vantarsi di essere gli specialisti nella concezione e nella produzione dei circuiti integrati III-V, in arseniuro e nitrato di gallio, componenti utilizzate principalmente nelle apparecchiature di telecomunicazione, nei radar dell’esercito e nei sateliti aerospaziali.
Li abbiamo sentiti vantarsi di essere stati i primi a produrre, per clienti del settore spaziale e militare, dei componenti specialmente concepiti per indirizzare le frequenze comprese fra 28 e 32 Ghz.
Li abbiamo sentiti vantarsi di essere l’una delle rare imprese mondiali a possedere questa tecnologia e ad aver firmato dei contratti con numerosi costruttori internazionali, per fornire il mercato delle stazioni base e delle small-cell, necessarie allo sviluppo della 5G.
Li abbiamo sentiti vantarsi del fatto che sviluppano delle tecnologie per i prossimi 10 anni.
Di recente, li abbimao sentiti congratulare i loro partners Thalès, CNES [Centre national d’études spatiales, Centro nazionale di studi spaziali; NdT.] e NASA, dopo l’atterraggio su Marte del robot “Perseverance”. Loro vogliono perseverare nella conquista dello spazio. Noi siamo fra quelli e quelle che vogliono perseverare nella lotta contro la conquista tecnologica del mondo e delle nostre vite.
Invece, non li abbiamo sentiti, dopo che, la notte di San Valentino, il 14 febbraio, abbiamo incendiato uno dei loro edifici, che ospita dei laboratori dove elaborano e costruiscono i loro preziosi oggetti magici.
Per la libertà.
Alcuni marziani di passaggio
[Traduzione : Il Rovescio]