BELLO COME UNA MACCHINA DEGLI SBIRRI CHE BRUCIA
Primavera 2016: la rabbia nelle strade scuote questo Paese rassegnato, come non succedeva da una decina di anni. L’ennesima legge che riduce ancora un po’ una delle nostre numerose catene – la schiavitù salariale – è la goccia che che fa tracimare una vaso pieno di sfruttamento, di Stato d’emergenza, di strapotere poliziesco, di paranoia, di vita virtuale e di futuri promessi che assomigliano troppo a questo presente cupo. Le città di Francia sono attraversate da manifestazioni distruttive, piccoli momenti di vita si costruscono sulla distruzione di ciò che ci opprime ogni giorno.
Il 18 maggio, a Parigi, una manifestazione spontanea risponde come necessario a un presidio di sbirri che si lamentano del fatto che tutti odiano la polizia.
Una macchina delle guardie viene attaccata, i vetri spaccati, uno dei due sbirri si prende qualche colpo, poi la macchina brucia.
Subito dopo, e durante l’anno seguente, nove persone vengono accusate per questo fuoco di gioia. Alcune di loro hanno passato molto tempo in prigione, mentre un’altra resta irreperibile per la Giustizia. Passeranno tutte a processo a Parigi dal 19 al 22 settembre.
Due anarchici, Kara e Krème, sono ancora in prigione, in questo momento.
I nostri pensieri vanno a loro in particolare, perché con loro condividiamo il sogno di un mondo di libertà, nel quale la polizia, così come ogni autorità, ogni ostacolo alla libertà piena ed indivisibile per ogni individuo, non sarà altro che un ricordo lontano.
Perché la polizia è al servizio dei ricchi e dei potenti e questa è la sua ragione di esistere.
Perché non può esserci una polizia gentile. La polizia umilia, rinchiude, stupra e assassina tutti i giorni.
Perché siamo numerosi a odiare la polizia, anche se non sempre per amore della libertà di ciascuno/a.
Perché ci si può opporre agli oppresori e ai loro tirapiedi in divisa (non sempre blu) in mille maniere…
Perché una macchina di sbirri che brucia è un buon inizio, allora proseguiamo le ostilità!
Fuoco e fiamme contro questo mondo d’autorità!
Libertà per Kara e Krème!
Libertà per tutti e tutte!
Anarchici e anarchiche.
[Traduzione : Anarhija.info]
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