Solidarietà con Théo !
Giovedi 2 febbraio, a Aulnay-sous-Bois [banlieue nord-est di Parigi; NdT], nel quartiere « dei 3000 », quattro poliziotti hanno aggredito, insultato, picchiato, stuprato e terrorizzato Théo, che, in seguito a quello che doveva essere un « semplice » controllo, si ritrova all’ospedale, gravemente ferito.
Nei giorni che hanno seguito l’aggressione, a Aulnay-sous-Bois ci sono stati degli scontri con la polizia. Delle macchine sono state bruciate, delle pensiline degli autobus distrutte. La stessa cosa altrove nel dipartimento della Seine-Saint-Denis [il dipartimento dove si trova Aulnay, conosciuto anche, come tutti i dipartimenti francesi, col suo numero : 93; NdT] : a Clichy-sous-Bois, a Blanc-Mesnil, a Sevran, a Bobigny, a Villepinte, etc. Anche a Parigi delle manifestazioni spontanee hanno causato dei danni (delle banche e delle agenzie immobiliari hanno avuto le vetrine sfondate). Scene di rivolta più che giustificate : necessarie. Come le marce ed i presidi di solidarietà con Théo che hanno avuto luogo a Aulnay e in diverse città attraverso tutto il paese. Che ognuno/a trovi il modo di esprimere la sua collera e la sua solidarietà.
Cio’ che quei poliziotti hanno fatto subire a Théo é assolutamente ignobile e rivoltante.
E questo ci ricorda che, a livelli diversi, siamo numerosi e numerose a ad essere stati/e aggrediti/e, picchiati/e, umiliati/e, mutilati/e e/o feriti/e dalla polizia e anche ad aver avuto delle persone vicine assassinate dalla polizia.
Ci ricorda anche che, spesso, il fatto di subire uno stupro è accompagnato da sentimenti di vergogna e di colpevolezza. Ma non c’é da avere alcuna vergona ad essere stato/a sturpato/a. La vergona è stuprare.
La vergogna é aggredire, torturare, assassinare.
La vergogna é essere poliziotto.
Perché gli abusi, le « deviazioni », gli « errori » della polizia fanno in realtà parte integrante del funzionamento dell’istituzione poliziesca.
ABBIAMO TUTTE LE RAGIONI DI DETESTARE LA POLIZIA
La sola cosa che la polizia protegge è l’ordine stabilito. Perché la polizia é un’istituzione creata per proteggere lo Stato, essa é sempre stata al servizio del potere. Esiste precisamente per questo.
Certo, ci sono dei poliziotti peggiori di altri. Ma quali che siano le loro opinioni personali, quali che siano le loro capacità all’empatia, i poliziotti sono tutti al servizio di una società di classe diretta da capitalisti e politici, una società razzista, sessista e omofoba.
Allora, attraverso la lotta sociale, l’auto-organizzazione, la rivolta individuale e collettiva, rifiutiamo di sottometterci alllo Stato e alla sua polizia. Di fronte ai discorsi securitari e di chiusura identitaria, che mirano a montarci gli uni contro gli altri, cerchiamo delle complicità e dei mezzi di mutuo appoggio per rompere le categorie nelle quali ci rinchuidono. Quale che sia la nostra situazione sociale, la nostra origine, il nostro sesso, il colore della nostra pelle, la nostra età, il nostro quartiere, non abbassiamo lo sguardo di fronte al terrore poliziesco.
SBIRRI ? FUORI DAI NOSTRI QUARTIERI, FUORI DALLE NOSTRE CITTÀ, FUORI DALLE NOSTRE VITE!
febbraio 2017
alcuni anarchici del 93
Contatti : des-anarchistes-du-93 [at] riseup.net
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