lyonpremiere / mercoledì 12 marzo 2014
Due militanti del Collectif Vigilance 69 sarebbero in stato d’arresto per danneggiamento e minacce di morte: l’informazione arriva dal Collectif Rebeyne. Nella notte fra l’11 ed il 12 marzo, due persone sono state fermate in flagranza di reato mentre stavano vergando della scritte sulla sede del Front National […]
Christophe Boudot, candidato capolista del FN a Lione [per le municipali del 22 e 30 marzo, NdT] ha annunciato nella giornata di mercoledì che sporgerà denuncia per queste minacce. Gli identitari [fasci, NdT] dichiarano di essere stati bersaglio delle stesse minacce, scoperte il mattino presto sul portone del locale che è il loro ritrovo, La Traboule […]. Anche la fontana Saint Jean, davanti al’arcivescovato, è stata ricoperta di scritte.
Sono state vergate minacce di morte come “Il bleu marine [coalizione elettorale di estrema destra, formata da Front National e politici ad esso vicini; il nome fa riferimento alla leader del FN, Marine le Pen; NdT] lo stermineremo col fucile a pallettoni”, o ancora “morte ai fasci” ed “ACAB”.
Il Collectif Rebeyne ritiene che le due persone arrestate sarebbero militanti del Collectif Vigilance 69 contre l’extrême droite.
Sono state registrate tre denunce.
“Questi atti antidemocratici portano avanti un clima di odio ai danni di tutti i patrioti. Accadono regolarmente da anni, in un silenzio giudiziario e mediatico assai rivelatore (tentativi di intrusione con scasso [nella loro sede, NdT], aggressioni di militanti, scritte, danneggiamenti, insulti, minacce di morte…)” dichiarano gli identitari in un comunicato.
La città vecchia di Lione è spesso luogo di aggressioni ai danni di militanti di estrema sinistro od omosessuali.
Nel febbraio 2013, 3000 persone avevano manifestato per le strade di Lione per chiedere la chiusura della Traboule.
[Traduzione : Attaque]